Cosa fare per piegare al meglio una lastra in alluminio
Le migliori piegatrici manuali per lamiera devono essere in grado di piegare al meglio determinati materiali di una certa resistenza. Ovviamente, un discorso del genere è valido anche per quanto riguarda l’alluminio. Si tratta di un’operazione delicata e laboriosa, da effettuare su un materiale altamente robusto. A ogni modo, ciascuna operazione va portata avanti con tutta la dovuta delicatezza, al fine di evitare qualsiasi tipo di danno sulla superficie.
Ed ecco che piegare una lastra in alluminio richiede uno studio attento e metodico, grazie al quale il materiale può cambiare conformazione senza usurarsi o danneggiarsi. Per accedere alla miglior piegatrice per lamiera manuale (approfondisci https://www.evomach.it/) è senz’altro un valido aiuto e permette a ogni potenziale utente di usufruire di un servizio sicuro e certificato.
Che cos’è la piegatura dell’alluminio
Prima di scegliere la migliore tra le piegatrici manuali e automatiche per lamiere, è essenziale capire come funziona la piegatura dell’alluminio. Si tratta di un lavoro da portare avanti con tutta la dovuta attenzione, che viene esercitato tramite un movimento di flessione. Quest’ultimo deforma la lastra e le conferisce un nuovo aspetto. Tutto ciò avviene grazie alla fibra neutra situata in ciascun metallo, che tende a cambiare conformazione senza alcun allungamento.
Piegare al meglio una lastra di alluminio richiede alcune valutazioni ben precise. Un materiale simile è alquanto plastico ed elastico, non tendendo a rompersi con una certa facilità. Le fibre esterne si stirano leggermente, mentre quelle interne tendono a ricalcarsi e ritrarsi verso la parte interna. Ciò avviene in seguito a una serie di tensioni interne, che provocano il ritorno elastico e facilitano l’intero compito.
I tre sistemi di piegatura dell’alluminio
Una piegatrice manuale per lamiera può funzionare tramite tre sistemi ben definiti, grazie ai quali la lastra in alluminio non perde la propria natura. Stiamo parlando delle modalità di piegatura in aria, con la coniatura o la schiacciata.
Sistema di piegatura in aria
Iniziamo dalla piegatura in aria, che si avvale dell’azione di un punzone che va dall’alto verso il basso e genera una matrice dalla forma a V. La lamiera incrocia la macchina in tre punti, due dei quali situati a bordo della matrice e uno sul punzone stesso. Il ritorno elastico e la penetrazione del punzone vanno di pari passo, con la chance di ottenere un angolo dalla qualità certificata.
Tra i punti di forza di questa modalità, bisogna considerare una forza necessaria non molto elevata, grazie alla quale lamiere dal grande spessore possono essere piegate con una certa facilità. A ogni modo, bisogna prestare attenzione alla penetrazione del punzone, che deve essere calibrata in maniera adeguata per mantenere l’elasticità sotto controllo. In tali casi, ci vogliono piegatrici per lamiera manuali ad alta precisione.
Sistema di piegatura a coniatura
Una valida alternativa è rappresentata dal sistema a coniatura. Anche in questa circostanza, tutto avviene grazie a un apposito punzone, che preme sulla lamiera fino alla matrice inferiore. L’angolo di inclinazione tra punzone e matrice deve essere costante, con il ritorno elastico da rimuovere. Nota anche modalità di piega a fondo cava, la coniatura è ottima per piegare angoli a 90 gradi. Il sistema è estremamente precisa e sicura, ma ha bisogno di un’elevata forza di piegatura.
Sistema di piegatura a schiacciata
Concludiamo con il sistema di piegatura a schiacciata, nota anche come appiattimento. Si tratta di un processo elaborato, che si apre con una piccola piega ad aria a 25-35 gradi e una schiacciatura conseguente, che può essere parziale o totale. L’obiettivo di questa operazione è rendere i bordi rigidi e protetti, con un’applicazione costante su ogni spigolo. L’utilizzo di una valida pressa piegatrice per lamiera manuale può fare la differenza per conseguire i migliori risultati in merito.