Consulente del lavoro: perché affidarsi e come sceglierlo
In un mercato del lavoro difficile e complesso come quello attuale, affidarsi ad un consulente del lavoro è davvero di vitale importanza per una piccola e media impresa.
Anche se spesso viene sottovalutato, l’apporto di questo professionista è infatti fondamentale per tenere in ordine tutti gli aspetti legati alle assunzioni, ai contratti e alle buste paga dei propri dipendenti, evitando di incorrere in problematiche di vario genere.
Un consulente del lavoro può essere di grande aiuto nell’organizzazione aziendale, essendo un professionista specializzato proprio negli ambiti di diritto del lavoro e gestione del personale. I suoi compiti non si limitano all’elaborazione dei cedolini paga: il consulente è in grado di offrire il suo supporto in ottica, appunto, consulenziale, anche per tutto ciò che riguarda l’organizzazione dei ruoli e dei turni aziendali, le procedure interne e i flussi di lavoro, la struttura stessa dell’azienda, al fine di migliorare l’efficienza generale e di conseguenza anche la produttività della macchina aziendale.
I vantaggi di affidarsi ad un consulente
Affidarsi ad un consulente del lavoro comporta molti benefici per le aziende di ogni dimensione, dalle più piccole a conduzione familiare alle grandi imprese con centinaia di dipendenti – che ne hanno assolutamente bisogno.
Vediamo quali sono i benefici maggiori che un consulente del lavoro può portare
- Un consulente del lavoro garantisce un supporto professionale sempre presente e aggiornato su tutte le tematiche inerenti il diritto amministrativo e del lavoro e gli obblighi che ne derivano.
- Il consulente del lavoro si occupa direttamente della gestione delle comunicazioni con istituti come l’INPS, l’INAIL e i Centri per l’Impiego, liberando quindi il titolare dell’impresa o le risorse umane da questa ulteriore incombenza..
- Affidarsi ai servizi di un consulente del lavoro significa, per il titolare di un’impresa grande o piccola, o per chiunque ne fa le veci, potersi sgravare da una serie di compiti legati all’inquadramento dell’azienda e dei suoi dipendenti, alla gestione della burocrazia, di funzioni giuridiche, fiscali, amministrative etc.
- Da non sottovalutare è l’apporto consulenziale di questa figura professionale, che è tra le altre cose punto di riferimento in ambito giuslavoristico, in grado di consigliare soluzioni personalizzate, adatte alla specifica situazione di un’impresa in un determinato momento della storia aziendale.
Aggiornamento professionale continuo
Il consulente del lavoro è una figura professionale che, molto più di altre, è tenuta ad effettuare un aggiornamento costante sulle ultime evoluzioni in materia legale.
Per poter lavorare per conto dei propri clienti, infatti, il consulente del lavoro che opera come libero professionista in un studio, individuale o associato, è obbligato ad avere l’iscrizione all’albo e all’Ordine dei Consulenti del Lavoro.
L’Ordine, in qualità di organo che tutela sia i suoi iscritti che i destinatari finali dei loro servizi, è tenuto a verificare che i consulenti si tengano costantemente informati frequentando appositi corsi di aggiornamento sulle tematiche fiscali e relative al lavoro: la frequenza di questi corsi è obbligatoria e si configura come requisito indispensabile per acquisire i crediti formativi che consentono al consulente di restare iscritto all’ordine.
La formazione costante imposta ai consulenti tutela quindi, in ultima analisi, il cliente finale, che avrà la garanzia di affidarsi ad un professionista sempre aggiornato su tutte le novità normative e procedurali.
Come scegliere lo studio di consulenza del lavoro di fiducia?
E ora vediamo nello specifico come scegliere uno studio di consulenza del lavoro, cosa aspettarsi nella relazione con il cliente finale quando ci si rivolge ad uno studio di consulenti e come fare a capire se ci si trova dinanzi a professionisti di cui potersi fidare.
Studio della situazione aziendale.
Uno studio affidabile e composto da professionisti esperti e scrupolosi si riconosce dunque, in prima battuta, proprio dall’impegno profuso in questa analisi preliminare, indispensabile per tracciare un quadro della situazione aziendale attuale e di quelli che sono i bisogni da soddisfare, in ordine di priorità, per migliorare il funzionamento e quindi l’efficienza aziendale.
Una volta effettuata questa analisi sarà possibile tracciare un piano d’azione, commisurato alle necessità – espresse ed inespresse – della committenza e, chiaramente, alla sua capacità di fronteggiare determinate spese.
Relazione di fiducia.
Un altro aspetto fondamentale riguarda la costruzione della relazione con il cliente.
Un buon consulente del lavoro sa che lavorare sulla fiducia dei propri clienti è fondamentale, per questo cura la relazione in maniera attenta e minuziosa, in modo da far sentire il cliente protetto, ascoltato e supportato in ogni fase del rapporto di consulenza.
Come abbiamo visto, i vantaggi dell’affidarsi ad un consulente del lavoro sono davvero tanti, come suggerito dallo Studio Terrazzini & partners.