Stalking, ecco ciò che devi sapere
Lo stalking è una piaga sociale che, purtroppo, non conosce crisi e anzi è in continuo aumento. Quasi ogni giorno siamo abituati a leggere o sentire notizie che parlano di atti di stalking nei confronti delle vittime che, di fatto, subiscono violenza anche dal punto di vista psicologico, tanto è vero che le loro vite diventano limitanti proprio a causa di questa situazione.
Il Codice civile inquadra lo stalking come una condotta che viene assunta da un soggetto che perseguita un’altra persona, con l’obiettivo di renderle la vita impossibile. Lo stalking è a tutti gli effetti una molestia, o minaccia, nei confronti della vittima che, inevitabilmente, accusa stati di ansia e paura, timore per la propria incolumità e per quella dei propri cari, fino ad arrivare addirittura a cambiare le proprie abitudini.
Come spiegato meglio sul sito studiolegaleadamo.it il reato di stalking è previsto dal codice penale grazie all’inserimento del codice 612 bis.
Ma nel dettaglio, come ci si può difendere dallo stalking? Quali sono le pene previste e come chiedere aiuto? Lo scopriamo in questo articolo.
Come difendersi dallo stalking
Prima di entrare nei dettagli è bene fare un piccolo passo indietro per chiarire al meglio qual è la differenza sostanziale tra stalking e molestia, dato che parliamo di due cose diverse.
Lo stalking è un atto reiterato che tende ad avere una vera e propria escalation relativa agli atti persecutori che lo stalker mette in atto. Si tratta di comportamento che in qualche modo costringono la vittima a cambiare le proprie abitudine quotidiane per paura, ad esempio tenderà ad uscire di casa sempre meno, cercherà di cambiare lavoro e, nei casi più estremi, si può arrivare addirittura a cambiare città. Naturalmente non si possono sottovalutare anche i danni psicologici a carico delle vittime di stalking, basti pensare agli attacchi di panico, ansia, paura, perdita di controllo e molto altro.
Mentre la molestia è comunque un reato che vede il carnefice recare disturbo alla vittima. Per fare degli esempi pratici pensiamo a una persona che telefona in continuazione ad un altro soggetto, oppure lo segue e così via.
Detto questo, per difendersi dallo stalking possono essere messe in campo numerose azioni utili. Prima di tutto se sei vittima di stalking devi immediatamente segnalare comportamenti anomali, inoltre è bene parlarne con amici e parenti, in modo tale da avere un aiuto concreto. Infine, la cosa che devi assolutamente fare è recarti dalla polizia portando, possibilmente delle prove.
Le pene previste
Come abbiamo detto all’inizio dell’articolo, lo stalking è a tutti gli effetti un reato che rientra nel codice penale. Infatti, se per le molestie è prevista una pena massima pari a sei mesi di reclusione, le pene per lo stalking vanno da 6 mesi a quattro anni di reclusione e possono essere presenti delle aggravanti, come nel caso in cui il carnefice abbia legami di parentela con la vittima oppure se il fatto viene commesso davanti alla presenza di un minore.
Capisci dunque che lo stalking è un reato serio e le pene previste sono assolutamente in linea con la gravità dello stesso. Quindi non bisogna mai demordere o pensare che tanto al carnefice non succederà nulla. Le leggi ci sono e quindi è tuo dovere denunciare quanto prima per tutelarti e, in molti casi, salvarti la vita.
Come chiedere aiuto
Se sei vittima di stalking è indispensabile che tu chieda aiuto, infatti non ti devi in alcun modo vergognare, anzi.
In Italia ci sono vari enti e associazioni nati proprio con lo scopo di aiutare le vittime di stalking. Ovviamente devi sempre tenere presente che il primo passo da fare è rivolgerti alle forze dell’ordine.
Esiste anche il telefono rosa, un numero dedicato proprio alle vittime di stalking e, come detto, ci si può rivolgere ad associazioni specializzate nell’aiuto delle vittime, sia dal punto di vista pratico che psicologico.