Perché noleggiare bagni chimici: quanto costa, come fare, la normativa

Sarà capitato a tutti, nel corso di una fiera o magari di un concerto, di utilizzare un bagno chimico o, comunque, di vederne qualcuno in giro. Questo genere di bagno viene chiamato anche wc portatile o proprio bagno portatile ed ha origini statunitensi. I primi prototipi di bagni chimici, infatti, sono stati brevettati negli Stati Uniti tra gli anni ’60 e gli anni ’70, per poi essere esportati a livello europeo. I bagni chimici non solo sono comodi per via della loro struttura ma, in alcuni casi, sono proprio obbligatori. Generalmente, il consiglio è di noleggiarli, dal momento che non sempre servono nel lungo termine, ma sono per brevi periodi di tempo. Quindi, per quanto riguarda il noleggio bagni chimici , è fondamentale rivolgersi a ditte che se ne occupano e che generalmente si fanno carico non solo del montaggio e dello smontaggio, ma anche della pulizia e della sanificazione ordinarie.
Wc chimico: come funziona, com’è fatto, quando sanificarlo
La comodità dei bagni biologici sta nel fatto che possono essere utilizzati in qualsiasi luogo e in qualsiasi contesto, dal momento in cui non richiede l’accesso diretto alla rete fognaria. Infatti, per funzionare, queste toilette necessitano solamente di una cisterna nella quale vengono riversati i bisogni fisiologici. Questa cisterna è autopulente e sanifica i liquami direttamente utilizzando dei prodotti specifici (che di solito sono la formaldeide e la soda caustica). Per far arrivare i bisogni corporei nella cisterna, ci sono vari meccanismi di funzionamento. O si utilizza la classica leva che fa ruotare il marchingegno, oppure ci sono dei bagni più simili allo scarico di casa, che prelevano l’acqua sanificata direttamente dalla cisterna. I bagni chimici, oltre agli eventi e nelle fiere, si trovano anche nei cantieri edili, per essere utilizzati dagli operai.
Per quanto riguarda la sanificazione dei sanitari, invece, va fatta secondo tempistiche ben precise. Se si tratta di eventi lunghi e con una grande affluenza, generalmente la si consiglia ogni 6/12 ore. Mentre, nei cantieri, la sanificazione va fatta almeno dopo ogni turno di 8 ore.
Quanti bagni chimici sono obbligatori: in un evento, in un cantiere
A partire dal 2012, è stata emanata una regolamentazione relativa proprio all’utilizzo e alla struttura dei bagni chimici, attraverso la normativa europea UNI EN 16194. Se non la si rispetta, specialmente nei cantieri edili, il datore di lavoro rischia una multa abbastanza salata. Infatti, i bagni chimici devono avere un’altezza di due metri e un’area interna di almeno un metro quadrato. E non deve mancare nemmeno l’indicazione di “occupato” e “libero”. Inoltre, devono potersi chiudere dall’interno, ma essere apribili dall’esterno in case di emergenza. Per quanto riguarda il numero, ci sono delle tabelle specifiche per gli eventi, che riguardano il numero totale di persone previste. Per un evento con meno di 1000 persone, ad esempio, sono richieste 9 bagni. In un cantiere edile, bisogna mettere un bagno chimico ogni 10 operai. Quindi per 20 operai due bagni e così via a salire.