Il tempo delle mele…
Dall’Eden alle tavole moderne, passando per le massime popolari che ne fanno un elisir di lunga vita, la mela è forse il frutto più iconico dei doni di Madre Natura, ma anche un prezioso ingrediente immancabile nella cucina di molti popoli del mondo.
Dal dolce all’insalata: 50 sfumature di frutta
Gialle, verdi, rosse, rosa… a seconda della tipologia (ne esistono più di 2000 varietà!), della provenienza e del grado di maturazione, le mele si distinguono per aspetto, colore, forma, dimensioni, consistenza e sfumature di gusto.
Anche la destinazione d’uso può essere diversa, con varietà più adatte alla preparazione di torte, crostate, sorbetti, confetture o persino per arricchire le insalate o realizzare chips e gazpachi originali. In versione dolce, ma anche salata, la mela si conferma dunque un alimento versatile e “democratico”, capace di andare incontro alle esigenze e ai gusti di chiunque.
Un must nei forni italiani (e non solo)
La ricetta che esprime al meglio le caratteristiche del frutto mela e l’ambivalenza dei significati che esso assume nell’immaginario collettivo è senza dubbio la torta di mele: un “peccato di gola” legittimato dalla capacità di evocare la familiarità domestica, il calore della realtà casalinga e il gusto rassicurante dei rituali quotidiani tipici dell’infanzia.
Generazioni di nonne e mamme hanno sfornato questo dolce nelle loro cucine, riempiendo case di profumi destinati a scolpirsi nella memoria dei loro abitanti, in Italia ma anche all’estero.
Ovviamente ciascuno ha la propria ricetta e ne esistono numerose varianti “geografiche”: dalla famosa Apple butter americana alla Tart Tatin e al Clafoutis alle mele francese, dallo Strudel austriaco all’Apple dumpling all’inglese, dalla Appelkaka svedese e dalla Eplekake novegese alle Oliebollen met appel (frittelle) olandesi, fino all’Apfel Berliner tedesco, alle Olad’i e alla Sharlotka della Russia, al Charoset turco, alle Firikia Glyko cipriote, alla Pie de manzana peruviana e alla Lumberjack cake australiana. L’elenco potrebbe continuare per un vero e proprio giro attorno al mondo dei dolci a base di questo frutto.
Un frutto stagionale…tutto l’anno
Tra i vantaggi di questo ingrediente c’è il fatto di essere reperibile in tutti i periodi dell’anno: la mela infatti è il frutto più destagionalizzato in assoluto, perché sebbene la sua maturazione naturale avvenga da fine agosto a metà ottobre, può anche essere fatto maturare lentamente in atmosfera controllata, per esempio nelle cosiddette “celle ipogee” della Val di Non (in Trentino Alto Adige), cioè nelle enormi grotte scavate nella montagna come una sorta di magazzino naturale a una profondità di 300 metri sotto le radici dei meli.
Una mela al giorno… tra leggenda e realtà
Gusto e versatilità a parte, a mantenere alta la reputazione delle mele nella tradizione gastronomica nazionale e a garantire a questo frutto il perpetuo diritto di accesso nella dieta quotidiana di adulti e bambini c’è il proverbio che recita: “Una mela al giorno…leva il medico di torno!”.
Per quanto si tratti di un pregiudizio troppo ottimistico per essere considerato del tutto veritiero (nessun alimento, indipendentemente dalla quantità e dalla frequenza di consumo, può da solo debellare malanni o sostituire cure specifiche), un fondo di verità in questa massima popolare c’è.
Scienziati ed esperti di nutrizione hanno confermato gli effetti benefici sulla salute della mela, un alimento povero di calorie e a basso contenuto di zuccheri (pertanto con un ridotto indice glicemico), sodio e di grassi, ma ricco di vitamine, sali minerali, fibre e fitonutrienti essenziali per la prevenzione di diabete e malattie cardiovascolari, ma anche per il mantenimento di una buona regolarità intestinale e dell’equilibrio della flora batterica.
Prima e dopo l’attesa (dolce)
Per le sue caratteristiche nutritive, la mela è anche uno dei frutti più indicati per il consumo durante la gravidanza, nonché il primo alimento adatto all’alimentazione del neonato dopo il latte materno. L’importante è però osservare alcune precauzioni per ridurre il rischio di tossinfezioni, come lavare bene i frutti lasciandoli immersi per qualche minuto in acqua e bicarbonato (evitando invece i disinfettanti aggressivi o contengono sostanze non adatte per le donne gravide e i bambini piccoli) ed eventualmente rimuovendo anche la buccia prima di consumarli.