Come essere dei maestri di pesca a mosca
Chi pesca è sempre in cerca di tecniche nuove, che permettano di guardare in maniera diversa questa disciplina secolare. La pesca a mosca è una di queste tecniche.
Chi la pratica dice che è il modo più adatto per unire uomo e natura. Il pescatore nella pesca a mosca è chiamato a imitare la presenza di insetti vivi o morti per ingannare la preda. Un gioco che fa entrare in sintonia con l’ecosistema in cui si pesca.
La pesca a mosca può essere fatta in quattro modi diversi. La mosca secca è quello più semplice, in cui si imitano insetti medio-piccoli galleggianti e vitali. In questo caso si pesca sulla superficie dell’acqua. Poi abbiamo la mosca sommersa, che si concentra sulle esche appena sotto lo specchio e le ninfe che vanno addirittura a puntare verso il fondale.
La modalità di pesca a mosca più attiva e sfidante è però sicuramente la streamer: qui, similmente allo spinning, si imitano piccoli pesci vivi lanciando le esche e recuperandole a piccoli strappi.
Abbiamo parlato di questa modalità insieme agli esperti del settore di Extra Fishing Gear.
La base della pesca a mosca: la tecnica di lancio
La prima cosa da conoscere quando si pratica la pesca a mosca è la tecnica di lancio. Si tratta di un grande scoglio da superare per chi approccia questa disciplina, ma una volta superato diventerà divertente praticarlo e darà molte soddisfazioni.
I massimi esperti in questo sono Jay e Bill Gammel, due pescatori americani membri della Fly Fisher Federation americana che hanno chiarito i cinque principi fondamentali per eseguire il lancio perfetto. I cosiddetti Five Essentials sono:
- Applicare la forza in maniera progressiva durante il lancio.
- Evitare la perdita di tensione durante l’applicazione della forza. Stendere dunque la coda il più possibile e puntare la canna verso il basso prima del lancio.
- Fare una pausa di durata variabile tra ogni sequenza di lancio. Essa varierà in base alla lunghezza della coda di topo utilizzata.
- Per produrre un loop efficace e stretto, fare in modo che la vetta della canna segua una traiettoria di accelerazione rettilinea.
- Per lanci lunghi, aumentare la lunghezza di trascinamento. Per lanci corti, accorciarla.
L’attrezzatura fondamentale per la pesca a mosca
Esistono degli strumenti specifici per praticare correttamente la pesca a mosca.
Sicuramente la parte più importante del tuo equipaggiamento è la coda di topo. Essa dev’essere flessibile e precisa perché da essa dipenderà la qualità dei tuoi lanci. Per cominciare, una galleggiante del numero 4 o 5 dovrebbe andare bene.
Molto importanti sono poi le esche, che devono imitare in tutto e per tutto le prede preferite dai nostri pesci. Solitamente sono artificiali, ma esiste anche la possibilità di montarne di vere.
Mulinello e canna sono due strumenti basilari, che devono essere affidabili e comodi per il nostro stile di pesca. Se ne hai già di preferiti, usali pure senza problemi. Altrimenti, comprane alcuni di qualità.
Alcuni tips per una pesca a mosca ottimale
Ecco alcuni suggerimenti e trucchi per imparare velocemente a fare la pesca a mosca senza perdersi nei meandri della tecnica.
- Pesca in acque che conosci. Non aggiungere una difficoltà in più e pesca in luoghi in cui ti senti già sicuro e a tuo agio. Avrai tutto il tempo di avventurarti altrove quando sarai più abile.
- Segui l’esca con lo sguardo. Dopo il lancio, è la cosa più difficile da imparare. Abitua l’occhio a seguire quel piccolo insetto e a capire esattamente qual è la sua posizione nell’acqua. Per questo, iniziare dalla pesca a mosca secca è l’ideale se sei nuovo alla disciplina.
- Registrati. Riprendere i tuoi lanci ti aiuta ad accorgerti subito degli errori e a non fossilizzarti su tecniche sbagliate. Prima capirai come lanciare e prima la pesca a mosca ti sembrerà la disciplina più entusiasmante che hai mai praticato.
Leggi anche l’articolo: