Guida pratica agli estintori: tipi, utilizzo e manutenzione
La sicurezza sul lavoro è un aspetto cruciale per ogni azienda, e tra i vari strumenti di prevenzione e protezione antincendio, gli estintori rivestono un ruolo di primaria importanza. Un utilizzo corretto, insieme a una manutenzione regolare, è essenziale per garantire l’efficacia di questi dispositivi in caso di emergenza. In questa guida, grazie anche alle dritte di Antincendio Natalini, ditta di antincendio toscana, esploreremo le diverse tipologie di estintori, il loro funzionamento, le normative di sicurezza e i requisiti di manutenzione.
Tipologie di estintori e loro applicazioni
Gli estintori possono essere classificati in diverse categorie in base al tipo di agente estinguente utilizzato e al tipo di fuoco che sono destinati a combattere. È fondamentale scegliere l’estintore giusto per il tipo di rischio specifico presente nel proprio ambiente di lavoro.
Estintori ad acqua
Gli estintori ad acqua sono indicati per incendi di classe A, che coinvolgono materiali solidi come legno, carta e tessuti. L’acqua agisce raffreddando e soffocando il fuoco, ma non è adatta per l’uso su apparecchiature elettriche o metalli infiammabili, poiché potrebbe causare cortocircuiti o reazioni pericolose.
Estintori a polvere
Gli estintori a polvere sono molto versatili e possono essere utilizzati su incendi di classe A, B (liquidi infiammabili) e C (gas). La polvere estinguente crea una barriera che soffoca il fuoco e blocca le reazioni chimiche alla base dell’incendio. Tuttavia, il residuo di polvere può danneggiare le apparecchiature elettroniche e contaminare l’ambiente.
Estintori a CO2 (anidride carbonica)
Questi estintori sono particolarmente efficaci su incendi di classe B e su apparecchiature elettriche. La CO2 soffoca il fuoco riducendo la quantità di ossigeno disponibile e raffredda le fiamme. Essendo un gas inerte e non conduttivo, è ideale per l’uso in ambienti con attrezzature delicate, senza lasciare residui.
Estintori a schiuma
Gli estintori a schiuma sono efficaci su incendi di classe A e B. La schiuma crea una copertura sopra il combustibile, soffocando il fuoco e impedendo la fuoriuscita di vapori infiammabili. Tuttavia, non sono adatti per l’uso su apparecchiature elettriche o su incendi di classe C (gas).
Estintori a idrocarburi alogenati
Questi estintori, noti anche come Halons, sono stati ampiamente utilizzati in passato per la loro efficacia su incendi di classe A, B e C, e su apparecchiature elettriche. Tuttavia, l’uso di Halons è ora limitato a causa del loro impatto ambientale.
Funzionamento degli estintori: come utilizzarli correttamente
Sapere come utilizzare correttamente un estintore può salvare vite e prevenire danni ingenti. Prima di tutto, è importante mantenere la calma e chiamare i vigili del fuoco al numero 115 prima di tentare di spegnere un incendio.
Passaggi per l’uso corretto di un estintore
- Preparazione: Assicurati di utilizzare l’estintore corretto per il tipo di incendio. Rimuovi la spinetta di sicurezza e impugna l’estintore con fermezza.
- Posizionamento: Posizionati con la schiena rivolta verso una via di fuga, a una distanza di sicurezza dal fuoco, generalmente tra i 2 e i 4 metri.
- Azione: Punta il getto alla base delle fiamme e non sulle fiamme stesse. Premere la leva e muovi l’erogatore da un lato all’altro per coprire l’intera area in fiamme. Mantieni il flusso fino a quando le fiamme non si sono estinte.
- Verifica: Una volta spento l’incendio, aspetta qualche secondo per assicurarti che non si riaccenda. Se necessario, ripeti l’operazione.
Ricorda che un estintore deve essere sostituito o ricaricato dopo ogni utilizzo, e non dovrebbe mai essere riutilizzato senza una verifica completa.
Normative di sicurezza sugli estintori
Le normative che regolano l’uso e la manutenzione degli estintori in Italia sono dettagliate nella norma UNI 9994-1:2024. Questa normativa stabilisce i criteri per il controllo iniziale, la sorveglianza, il controllo periodico, la revisione programmata e il collaudo degli estintori.
Controllo iniziale
Il controllo iniziale deve essere eseguito al momento dell’installazione o del cambio di manutentore. Questo controllo verifica la conformità dell’estintore alle specifiche richieste e la presenza di tutte le marcature obbligatorie.
Sorveglianza
La sorveglianza è una verifica visiva che deve essere effettuata regolarmente per assicurarsi che l’estintore sia in buone condizioni, accessibile e non manomesso. Questa operazione può essere eseguita anche da personale non specializzato, purché adeguatamente formato.
Controllo periodico
Il controllo periodico, da effettuare ogni sei mesi, deve essere eseguito da personale qualificato. Questo controllo include la verifica della pressione, del peso e l’assenza di anomalie strutturali.
Revisione programmata
La revisione programmata prevede lo smontaggio dell’estintore, la verifica di tutte le componenti e la sostituzione dell’agente estinguente. La frequenza della revisione varia a seconda del tipo di estintore, ma generalmente avviene ogni 3-5 anni.
Collaudo
Il collaudo verifica la resistenza del serbatoio alla pressione e deve essere eseguito ogni 6-12 anni, a seconda del tipo di estintore. Questo test è fondamentale per garantire la sicurezza e l’efficienza del dispositivo.
Manutenzione degli estintori: controllo, revisione e collaudo
La manutenzione degli estintori è essenziale per garantire che siano sempre pronti all’uso in caso di emergenza. La normativa UNI 9994-1:2024 specifica che la manutenzione deve includere:
- Controllo Periodico: Ogni 6 mesi, verificando pressione, carica e integrità delle componenti.
- Revisione Programmata: Da eseguire a intervalli regolari, include il controllo interno e la sostituzione dell’agente estinguente.
- Collaudo: Un test di resistenza del serbatoio, necessario ogni 6-12 anni, per garantire la sicurezza e l’efficacia del dispositivo.
Seguire scrupolosamente queste procedure non solo è obbligatorio per legge, ma è anche fondamentale per garantire la sicurezza di tutti in caso di incendio. La corretta manutenzione degli estintori è un aspetto che non può essere trascurato, poiché un dispositivo inefficiente potrebbe non funzionare correttamente quando è più necessario.