Controversia sui confini di proprietà: come l’estratto di mappa catastale risolve i conflitti tra vicini
Una disputa tra vicini: un classico che si ripete spesso. La famiglia A, proprietaria di una villetta con giardino, si accorge che la recinzione eretta dal vicino – la famiglia B – sembra spingersi un po’ troppo oltre. Inizialmente si tratta solo di qualche dubbio, ma con il passare del tempo la sensazione che qualcosa non torni si fa più concreta, anche a causa di una siepe recentemente piantata proprio lungo il presunto confine.
La famiglia B sostiene di non aver invaso alcuna proprietà. Ma chi ha ragione?
L’intervento dell’estratto mappa catastale
Per fare chiarezza sulla situazione, la famiglia A decide di consultare un estratto mappa catastale – un documento che rappresenta graficamente i confini ufficiali delle particelle registrate al Catasto. Questo tipo di mappa può essere richiesto comodamente anche online, tramite servizi specializzati come EasyVisure, che permettono di ottenere la versione aggiornata direttamente dagli archivi catastali ufficiali.
Dall’analisi della mappa emerge che la recinzione e la siepe realizzate dalla famiglia B sono state posizionate oltre il limite della loro particella, sconfinando sul terreno di proprietà della famiglia A
Verifica sul campo e supporto tecnico
Per fugare ogni dubbio, la famiglia A si affida ad un tecnico abilitato, che confronta i dati dell’estratto con la situazione reale, effettuando rilievi precisi sul terreno. Il confronto conferma l’invasione: circa un metro lineare oltre il confine registrato.
A supporto, viene richiesta anche una visura catastale per accertare gli estremi dell’immobile, la sua intestazione e i riferimenti ufficiali della particella interessata. Questa verifica rafforza la posizione della famiglia A, dimostrando che il terreno oltrepassato è effettivamente parte della sua proprietà.
Il confronto (e la possibile escalation)
Armata della documentazione, la famiglia A si confronta con i vicini. Se il dialogo è costruttivo, può bastare la condivisione dell’estratto e della visura per trovare un accordo: rimozione della siepe, spostamento della recinzione, magari una semplice rettifica.
Ma se il confronto fallisce, la controversia può arrivare in sede legale. A quel punto, l’estratto di mappa catastale diventa prova tecnica essenziale, supportata da rilievi sul posto e – se necessario – da ulteriori documenti, come una visura ipotecaria utile in casi più complessi (ad esempio, se emergono servitù o vincoli reali sull’area in questione).
Perché è importante agire con metodo
Le controversie sui confini non sono solo questioni di centimetri, ma possono compromettere rapporti di vicinato e influenzare il valore di un immobile. Per questo è importante:
- avere documentazione aggiornata e ufficiale;
- affidarsi a tecnici competenti per i rilievi;
- ricorrere a strumenti consultabili online in modo rapido e sicuro;
- non sottovalutare il valore giuridico dell’estratto mappa, della visura catastale e, se serve, di quella ipotecaria.
Considerazioni finali
L’estratto di mappa catastale non è solo un disegno tecnico: è una rappresentazione legale dei confini tra proprietà. Nelle controversie tra vicini, può fare la differenza tra un disguido risolto con un accordo e un contenzioso che finisce in tribunale.
Consultarlo è spesso il primo passo per riportare chiarezza, legittimità e, magari, anche un po’ di serenità… al di là della siepe.